Se avete bisogno di digitalizzare documenti, libri, fotografie, immagini e molto altro ancora, di sicuro siete alla ricerca dello scanner più adatto alle vostre esigenze. Ma su quale modello puntare? Che caratteristiche deve avere? Qual è la fascia di prezzo più adeguata? Le domande frequenti sugli scanner sono davvero molte; ecco quindi tutte le risposte per fare una scelta attenta e acquistare il dispositivo più adatto per voi.
Per scegliere lo scanner più adatto e non rimanere delusi dell’acquisto bisogna per prima cosa individuare il modello che risponde meglio alle proprie esigenze, valutare le sue caratteristiche in relazione ai propri bisogni, decidere quali sono le funzioni aggiuntive a cui sarebbe difficile rinunciare e stabilire se sono necessari degli accessori aggiuntivi.
Domande sulle tipologie di scanner
Ci sono diversi tipi di scanner, che differiscono tra di loro per modello, caratteristiche e fascia di prezzo. Tra le tipologie principali si possono individuare:
- scanner flatbed
- scanner sheetfed
- scanner portatili
- scanner a penna
- scanner fotografici
- stampanti multifunzione
Gli scanner flatbed, detti anche a letto piano, sono i più diffusi per un uso anche domestico: sono quelli piani, generalmente delle dimensioni di un foglio A4, con un coperchio che si alza sotto al quale ‘è una lastra di vetro su cui porre il documento da scansionare. Quando viene avviata la scansione, il foglio viene colpito da un fascio di luce prodotto da una sorgente posta su un carrello che scorre sotto al piano di vetro. E’ il modello giusto se si vogliono digitalizzare documenti e foto, anche delicati o dai contorni irregolari, ma richiede la presenza di un operatore che carichi i documenti uno ad uno e tempi più lunghi di scansione. A volte modelli più evoluti includono però anche un caricatore automatico che consente di scansionare più documenti in serie.
Gli scanner sheetfed (dall’inglese “sheet feeder“, cioè ad alimentatore di foglio) sono chiamati anche scanner a rullo. Questi dispositivi, simili ad una stampante, sono progettati per trattare grandi quantità di documenti e sono quindi robusti e adatti a sostenere un carico di lavoro anche di alcune centinaia di scansioni al giorno: proprio per questo motivo sono anche dotati di un caricatore automatico piuttosto capiente.
Rispetto agli scanner flatbed, adottano una tecnica di scansione diversa: in questo caso, infatti, è il documento a scorrere davanti al gruppo ottico, mentre negli scanner piani il documento è fermo sulla lastra dii vetro ed è il gruppo ottico che si sposta per scansionarlo.
Gli scanner sheetfed risultano ottimi per scansionare documenti di testo, mentre danno risultati meno buoni con foto e immagini. Altre limitazioni di questi modelli riguardano l’incapacità di lavorare con documenti originali rilegati oppure di forma irregolare o molto delicati.
Praticamente ogni tipo di scanner è in grado di digitalizzare fotografie e immagini, ma il discorso cambia se l’esigenza è quella di scansionare pellicole o diapositive. In questo caso è necessario acquistare un modello ad hoc per lavorare con queste sorgenti e restituire immagini di altissima qualità.
Se per un uso non professionale si ha bisogno sia di una stampante che di uno scanner si può prendere in considerazione l’acquisto di una stampante multifunzione, che racchiude le due funzioni in un unico apparecchio. La stampante, che può essere laser o a getto di inchiostro, comprende quindi anche uno scanner flatbed.
Uno scanner portatile, come dice il nome stesso, è uno scanner che può essere usato anche quando si è in giro per lavoro o per svago. Di solito questo tipo di scanner è alimentato tramite cavo USB oppure a batteria, per poter essere utilizzati proprio ovunque. Si tratta ovviamente di dispositivi leggeri e maneggevoli e spesso funzionano manualmente, è cioè chi lo utilizza a dover passare lo scanner lungo il documento o l’immagine da digitalizzare.
Questo particolare dispositivo ha più o meno la forma di una grossa penna e può essere passata da chi lo utilizza su parole o numeri di documenti, fatture, libri, riviste e altro ancora; questi contenuti verranno quindi digitalizzati e trasferiti direttamente al proprio computer tramite la tecnologia OCR (Optical Character Recognition). Alcuni dei modelli più evoluti hanno un’ulteriore funzionalità che permette di tradurre il testo acquisito in 40 lingue semplicemente facendo scorrere la penna scanner sul documento da acquisire e tradurre.
Domande sulle caratteristiche
La risoluzione è un valore che indica la qualità delle immagini che è possibile ottenere con lo scanner e viene espresso in DPI, cioè dots per inch (punti per pollice); ovviamente più questo valore è alto e maggiore sarà la qualità delle immagini digitalizzate. Questo fattore risulta particolarmente importante quando lo scopo è quello di scansionare foto, immagini e documenti piccoli o ricchi di dettagli, come ad esempio i francobolli: non è un caso che gli scanner sheetfed, dedicati prevalentemente alla scansione di documenti di testo, abbiamo in genere una risoluzione minore rispetto agli scannet flatbed e ovviamente agli scanner fotografici.
Anche se 200 DPI sarebbero sufficienti ad ottenere risultati accettabili per quanto riguarda i documenti di testo, in commercio è praticamente impossibile trovare dispositivi con una resa inferiore ai 600 DPI, valore che già assicura una buona resa di testi e immagini. Per chi ha l’esigenza di digitalizzare documenti piccoli e ricchi di dettagli ci sono molti modelli di scanner che offrono prestazioni nettamente superiori, arrivando a 4.800 o addirittura a 9.600 DPI.
Un parametro che spesso si trova abbinato alla risoluzione è la profondità di colore, un valore che viene espresso in bit e che indica la quantità di informazioni sul colore che uno scanner è in grado di elaborare, cosa che si traduce in una maggiore o minore fedeltà ai colori del documento originale. Questo aspetto si rivela importante in relazione al tipo di documenti che si intende acquisire: non sarà rilevante se si digitalizzano per lo più documenti testuali, mentre è da prendere attentamente in considerazione se si lavora con foto e immagini. Uno scanner di buon livello raggiunge i 48 bit.
Tra le domande frequenti sugli scanner c’è anche quella relativa alla velocità di scansione. Si tratta in breve del numero di secondi che lo scanner impiega per digitalizzare un documento in una determinata risoluzione e in una determinata modalità di colore (a colori o in bianco e nero). Negli scanner sheetfed e nei modelli flatbed con caricatore automatico può essere indicata anche la quantità di pagine scansionate in un minuto.
Le prestazioni medio di un buono scanner, relativamente alla velocità di scansione, sono di circa 16-18 secondi per la scansione di un foglio di formato A4 in bianco e nero in bassa risoluzione (circa 200/300 DPI), mentre per un foglio in formato A4 a colori, alla medesima risoluzione, i valori medi sono di circa 20-25 secondi. Per quanto riguarda la pagine scansionate al minuto, invece, i valori possono andare dalle 20 alle 60 pagine.
Il volume giornaliero di uno scanner è il numero massimo di scansioni che l’apparecchio può effettuare ogni giorno senza rischiare di danneggiarsi. Deve prestare molta attenzione a questo parametro chi ha l’esigenza di usare lo scanner in maniera intensa, ad esempio per un utilizzo professionale.
La maggior parte degli scanner è in grado di lavorare agevolmente con fogli di formato A4; nel caso degli scanner flatbed è sempre possibile digitalizzare facilmente anche documenti più piccoli o dai margini irregolari. Ci sono anche scanner che sono in grado di digitalizzare anche documenti in formato A3 o anche più grandi.
Il caricatore automatico (ADF, ovvero Automatic Document Feeder, cioè alimentatore automatico di documenti) è la componente dello scanner che permette di scansionare molti documenti in serie, passandoli nel dispositivo in maniera automatica. Nonostante sia una prerogativa degli scanner sheetfed, ci sono anche alcuni modelli flatbed di fascia alta che lo integrano per risparmiare all’utente tempo e fatica.
La caratteristiche dell’ADF da valutare sono la velocità espressa in pagine per minuto (PPM) e la sua capacità in termini di fogli che può contenere. Ci sono poi vari tipi di ADF:
- quelli che possono scansionare il documento da un lato solo
- quelli che scansionano il documento su entrambe le facciate girando manualmente il foglio
- quelli che sono in grado di digitalizzare il documento fronte retro in una sola operazione.
La maggior parte di questi dispositivi funziona tramite cavo USB, ma alcuni modelli più all’avanguardia sono in grado di funzionare tramite la rete wi-fi, che consente di installare l’apparecchio anche lontano dal pc a cui deve inviare le informazioni.
Ne sono di solito dotati molti modelli di scanner portatile, che possono così condividere le pagine scansionate direttamente con lo smartphone o con il tablet, oltre che con il computer.
Alcuni modelli di scanner sono dotati di questa utile caratteristiche che permette di risparmiare tempo e di avere foto e documenti digitalizzati in maniera ottimale.
Domande sulle funzioni
Questa funzione dello scanner consente di risparmiare tempo perché permette all’apparecchio di riconoscere e selezionare automaticamente le impostazioni di scansione più adatte per ogni tipo di documento.
E’ la funzione dello scanner che permette di inviare il documento digitalizzato direttamente alla stampante,funzionando così come se fosse una stampante.
Grazie a questa funzione il documento che è stato acquisito può essere allegato in maniera automatica ad una email oppure caricato su un servizio cloud o in una cartella condivisa in rete.
Uno scanner dotato di questa funzione può digitalizzare in maniera automatica entrambi i lati dello stesso documento. Questa scansione può avvenire in maniera standard, cioè con il foglio che viene scansionato, espulso dall’apparecchio e ricaricato automaticamente dall’altro lato, oppure in un singolo passaggio, leggendo entrambe le facciate del foglio simultaneamente.
Domande sulla dotazione software
Anche se in molti sottovalutano questo aspetto, la dotazione software dello scanner può essere molto importante: si tratta dell’insieme di programmi da installare sul proprio computer che vengono forniti al momento dell’acquisto del dispositivo e possono essere di diversi tipi. I più diffusi sono:
- software di riconoscimento OCR
- software per il miglioramento di foto e immagini
- software di pulitura della pagina
- software di correzione delle deformazioni.
I software OCR (Optical Character Recognition) sono programmi di riconoscimento ottico del testo in grado, appunto, di riconoscere il testo scansionato e di trasformarlo in testo digitale, pronto per essere modificato con un normale editor di testo e di salvarlo poi in formato Word o PDF. Inutile dire che questo tipo di programma può essere utile in moltissimi casi, ad esempio quando si deve digitalizzare un documento per modificarlo.
Il compito di questo tipo di software per scanner è quello di rendere la pagina digitalizzata il più possibile pulita da eventuali tracce di muffa, polvere, umidità o sporco presenti sull’originale. Questi programmi risultano particolarmente utili quando si ha l’esigenza di scansionare vecchie fotografie oppure libri o documenti in condizioni di conservazione non perfette.
Questo tipo di software che può essere fornito in dotazione con lo scanner permette di allineare automaticamente il testo qualora ce ne fosse bisogno, di raddrizzare il bordo della pagina e di eliminare le ombre che si creano quando si digitalizzano le pagine di un libro o di un documento rilegato. Si tratta di programmi utili quando lo scanner viene utilizzato soprattutto per digitalizzare questo tipo di supporti.
Altre domande frequenti
Il sensore è la fonte del fascio luminoso che colpisce il documento da scansionare e lo digitalizza. Ci sono differenti tipi di sensore, che utilizzano diverse tecnologie; in breve li possiamo distinguere in:
- CCD (Charged Coupled Device): in questo caso il fascio luminoso è prodotto da una lampada a catodo freddo e si riflette sul documento per poi venire catturata da una lente e direzionata da specchi. In questo modo le variazioni di luminosità vengono tradotte in impulsi elettrici.
- CIS (Contact Image Sensor): in questo tipo di dispositivo la lampada a catodo freddo viene sostituita da una lampada LED dei tre colori RGB, che illuminano il documento da scansionare accendendosi e spegnendosi in maniera molto rapida. Una serie di sensori, poi, ha il compito di registrare le variazioni di luminosità al fine di digitalizzare il documento, il tutto senza prevedere l’uso di lenti o specchi.
Il tipo di lampada – e quindi di tecnologia – utilizzata per lo scanner può fare la differenza per alcuni aspetti. Le lampade più tradizionali, infatti, hanno ad esempio bisogno di un tempo di riscaldamento prima di poter essere utilizzate per digitalizzare un documento, mentre la più moderna tipologia di lampada LED non necessità di alcun tempo di riscaldamento prima dell’utilizzo. E’ quasi inutile dire, poi, che le lampade LED, soprattutto quelle di ultima generazione, presentano molti vantaggi anche per quanto riguarda i consumi e la durata della lampada stessa.
In commercio ci sono modelli di scanner di tutte le marche e di tutte le fasce di prezzo; non è raro imbattersi in uno scanner con buone caratteristiche ma molto economico perché proposto da un marchio poco conosciuto. I vantaggi di acquistare un dispositivo di un marchio molto noto, però sono almeno due:
- i produttori più noti sono quelli che investono maggiormente in ricerca e innovazione per poter offrire sempre dispositivi efficienti e all’avanguardia;
- il servizio post vendita riservato ai clienti è spesso più capillare e tempestivo nel risolvere i problemi rispetto ad un brand più piccolo e magari situato al di fuori dell’Unione Europea. Lo stesso discorso vale per la garanzia.
Le fasce di prezzo in cui si suddividono gli scanner dipendono da diversi fattori, tra cui ad esempio la tipologia di scanner scelta, le sue caratteristiche e prestazioni, le funzioni che può offrire e gli eventuali accessori aggiuntivi di cui è dotato. A volte si possono trovare scanner di marche poco conosciute con prestazioni simili a quelli di brand molto noti, ma ad un prezzo decisamente inferiore: l’importante è essere consapevoli che la marca più o meno specializzata inciderà sulla nostra scelta per alcuni aspetti, legati ad esempio al post vendita. In breve le fasce di prezzo degli scanner si possono riassumere così:
- tra i 60 gli 80 euro: scanner flatbed con una buona risoluzione, senza caricatore automatico, con poche funzioni e senza accessori aggiuntivi;
- tra i 100 e i 200 euro: scanner flatbed con 4800 DPI, con molte funzioni, alcuni accessori aggiuntivi ma spesso senza caricatore automatico;
- da 200 euro in su: scanner di fascia professionale, flatbed o sheetfed, con risoluzione da 4.800 a 9.600 DPI, caricatore automatico, accessori aggiuntivi e molte funzioni.
Un altro fattore che può influire sulla scelta dello scanner è il numero e la tipologia di accessori aggiuntivi che possono essere forniti insieme al dispositivo; ovviamente si tratta di un discorso che interessa più che altro chi è alla ricerca di un apparecchio che faccia qualcosa di più che una semplice scansione di un documento.
Tra gli accessori per scanner che vengono venduti più spesso insieme al nostro dispositivo c’è il supporto per digitalizzare pellicole e diapositive. Questa griglia, solitamente in plastica, serve per fissare diapositive, pellicole e negativi di diversi formati, che viene adagiata sul piano dello scanner per fare in modo che i documenti da digitalizzare non si spostino durante la scansione, rimanendo così nella posizione corretta per essere colpiti dall’illuminazione della lampada, illuminazione che per digitalizzare questo tipo di documenti deve essere fissa e diffusa.
Un altro accessorio che viene fornito spesso insieme agli scanner portatili è la custodia a tracolla imbottita per portarlo in giro comodamente.